Sudtirol Sellaronda Hero: Leonardo Paez cala il tris e vince la prova generale dei mondiali, tra le donne sigillo di Elisabeth Brandau
Sulle Dolomiti, è stato spettacolo allo stato puro sui due tracciati: quello di 84 km e 4.300 metri di dislivello e quello di 62 km per 3.300 metri di dislivello. Il percorso conduce intorno al massiccio del Sella e al Sassolungo, passando per la Val Gardena, l’Alta Badia, Arabba, la Val di Fassa e l’Alpe di Siusi.
Ad aprire le danze è con un colpo di cannone il presidente del Comitato Organizzatore, Gerhard Vanzi. Prima partono le donne (62 km), quindi nella seconda batteria tocca ai big, che sfideranno le Dolomiti sulla distanza degli 84 km.
Dopo il tratto Dantercepies-Campolongo al comando della 84 km ci sono Juri Ragnoli e Urs Huber, con Daniele Mensi, Leonardo Paez, quest’ultimo vincitore nel 2012 e 2013, e Paulissen a seguire. Più staccati, invece, Tony Longo, Johann Pallhuber. Ragnoli, comunque, prosegue come un treno, facendo selezione. Huber, Mensi e Paulissen perdono terreno e si staccano, mentre Paez è sempre lì, nonostante una caduta, e transita secondo sul Pordoi a 10 secondi dal battistrada. In terza posizione, invece, è risalito il compagno di squadra del sudamericano, ovvero Tony Longo, che si trova a una cinquantina di secondi da Ragnoli. La situazione, però, cambia. Paez, classe 1982, passa Ragnoli nel tratto fra il Pordoi e il Duron, presentandosi sul passo davanti a tutti. Il più è ormai fatto, ora non resta che amministrare il vantaggio facendo attenzione alla discesa verso Selva Gardena. Detto, fatto. Il colombiano dell’i.idro Drain Bianchi, già vincitore a Selva negli ultimi due anni, vola al traguardo e chiude con il tempo di 4h45’07, confermandosi il re della HERO.
“Sono molto felice. – commenta Paez all’arrivo – Questa gara è tanto bella quanto dura ed è adatta alle mie caratteristiche. Sono caduto in occasione della prima discesa, mi sono fatto male, ma ho stretto i denti e sono riuscito a riprendermi. Ringrazio la mia squadra, che mi ha sostenuto, la vittoria va a tutti loro”.
Dietro, invece, è bagarre per il podio. Gli italiani si staccano, sorpassati dallo svizzero Urs Huber e dal belga Roel Paulissen. L’elvetico del Team Bulls, classe 1985, prevale sul 38enne del Torpedo Factory Team, che finisce terzo. “L’inizio è stato molto duro. – commenta Paulissen – Sulla prima salita ho speso molto e ho avuto anche problemi di digestione, e alla fine posso ritenermi soddisfatto di questo terzo posto. L’atmosfera che si vive qui è veramente bella. Il Mondiale del 2015? Sarà molto difficile contro un Paez che qui ha già vinto tre volte”.
Restano giù dal podio Juri Ragnoli (Scott Racing Team), autore comunque di una gara positiva, e Tony Longo (i.idro Drain Bianchi). “Dopo il quarto posto dell’anno scorso, speravamo in un piazzamento sul podio. – spiega Longo – Ci ho creduto fino all’ultima salita, quando ero terzo, poi sono saltato”.
Tra le donne, a trionfare è la tedesca Elisabeth Brandau, che vince la 62 km lasciando a tre minuti la polacca Michalina Ziolkowska, seconda, davanti alla norvegese Borghild Løvset, che completa il podio. Nella fase iniziale della gara lasciano sfogare le avversarie (su tutte Verena Krenslehner ed Elena Gaddoni), poi sono loro a scandire il ritmo. Quello della Brandau, portacolori dell’EBE Racing Team è indiavolato, tanto che la concorrenza deve alzare bandiera bianca. La tedesca vince con il crono di 4h23’52. “Questa mattina non mi sentivo benissimo, poi è andata meglio e ho potuto tirare un bel sospiro di sollievo”, dice la vincitrice.
La Ziolkowska (Kross Racing Team) chiude a praticamente tre minuti dalla vincitrice, mentre la Løvset (Orkla Ck) finisce a quasi 4′. “Sono stata lenta nella prima fase della gara, – spiega la polacca – poi sono riuscita a risalire e sono molto felice di questo secondo posto”. “La HERO è una gara davvero dura, ma molto bella. – dice la Løvset – Nel tratto centrale pensavo che non sarei arrivata al traguardo, invece ci sono riuscita e posso ritenermi soddisfatta”.
Anche in campo femminile, sul podio non c’è spazio per l’Italia. Elena Gaddoni, seconda un anno fa, è quarta, davanti alla campionessa italiana Marathon, la sammarinese Daniela Veronesi. “Potevo fare di più, ma oggi non ero in condizione, molto lontana dal 100%. – commenta la Veronesi – Poi ho fatto una scelta meccanica sbagliata, che ho pagato sull’ultima salita, in cui ho faticato parecchio”.
Sul percorso corto (62 km), invece, il successo va a Walter Costa (3h57’51) del Team Selle San Marco, che precede nell’ordine Stefano Del Grande (Full Dynamix) e il compagno di squadra Damiano Ferraro, con Daniel Kiebacher quarto. “La gara è andata alla grande. – commenta il vincitore – Devo ringraziare un mio compagno, che ha fatto un grandissimo lavoro nonostante non fosse in condizioni fisiche buone. Ho sempre avuto la situazione sotto controllo ed è stata una bella vittoria”.
SUCCESSO DEGLI ATLETI – MEDAGLIERE PER NAZIONI – RECORD.
Ai nastri di partenza si sono presentati 70 atleti Elite: 50 uomini e 20 donne. Leonardo Paez è l’atleta più vincente in Val Gardena: quello di oggi è il suo terzo successo. La tedesca Katrin Schwing, oggi sesta, è ferma a due successi. Klaus Fontana, Anna Ferrari (2010), Mirko Celestino (2011), la britannica Sally Bigham e con oggi Elisabeth Brandau hanno invece vinto una volta in Val Gardena. Con 4014 iscritti e 40 nazioni rappresentate, l’edizione del 2014 della Südtirol Sellaronda HERO ha firmato un altro record. Un anno fa erano 3013, oggi 4014. La gara è entrata subito nel cuore di questi eroi, cresciuti di anno in anno, facendo registrare nuovi record.
PERCORSO.
Rispetto a un anno fa, sui tracciati di 84 km (4.300 metri di dislivello) e 62 km (3.300 metri di dislivello) sono stati apportati diversi miglioramenti. Tra questi, la discesa da passo Gardena a Corvara e quella da Arabba alla postazione militare che precede la salita sull’Ornella. Sull’Alpe di Siusi, invece, la pista è stata arricchita con ulteriori curve prima della salita che porta al rifugio Zallinger. Una frana verificatasi prima di Corvara e che ha interessato una sezione della pista HERO aveva invece costretto gli organizzatori a studiare una strada alternativa. Quest’ultima si è riunita alla traccia originale proprio a Corvara.
HERO TV
Un riassunto della HERO con interessanti ospiti, commentatori e il classico “dietro le quinte” sarà trasmesso questa sera tra le 18.30 e le 19.30 su RAI SPORT 2, in occasione della trasmissione “Il salotto HERO”, che si svolgerà in diretta dalla casa della cultura di Selva. Tra gli ospiti ci saranno il presidente della Federciclisma italiana Renato Di Rocco, il commissario tecnico azzurro ed ex iridato Hubert Pallhuber, il vincitore della HERO 2014, il presidente del comitato organizzatore Gerhard Vanzi e il direttore di gara Peter Runggaldier. Eurosport 2 trasmetterà invece alle ore 18.15 di lunedì 7 luglio 2014 uno speciale sulla HERO.
SULLA SÜDTIROL SELLARONDA HERO.
La Südtirol Sellaronda HERO si svolge dal 2010 e grazie ai suggestivi scenari naturali lungo il suo percorso, dal gruppo del Sella al Sassolungo, attraverso la Val Gardena, Alta Badia, Arabba, Val di Fassa e Alpe di Siusi, è considerata una delle più belle maratone di mountain bike al mondo. Oggi in gara ci sono stati ben 4014 concorrenti in rappresentanza di 40 Nazioni. Circa 500 volontari hanno contribuito in maniera decisiva all’organizzazione dell’importante evento.
Ma la HERO 2014 è stata anche la prova generale dei Campionati del Mondo UCI Marathon del prossimo anno, che si svolgeranno dal 20 al 28 giugno del 2015 sotto il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri oltre a quello del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. I Mondiali Marathon si svolgeranno sugli stessi tracciati della HERO e assegneranno i titoli iridati maschile nel tracciato di 84 km, e femminile su quello da 62 km. Naturalmente potranno partecipare anche gli amatori.
ALTRE MANIFESTAZIONI.
Solo poche settimane dopo la HERO, il comitato organizzatore allestirà due ulteriori manifestazioni di prestigio. Sabato 12 luglio andrà in scena ad Ortisei la HERO XC Eliminator, spettacolare gara sprint ad eliminazione nel centro del paese. Un evento che lo scorso anno è stato scelto come primo campionato italiano della specialità e che è stato disputato di fronte ad un gran numero di spettatori. Il centro di sci nordico di Monte Pana, sopra Santa Cristina, ospiterà invece il 13 luglio la HERO XCO. Si tratta di una prova nazionale di cross country. Entrambi gli appuntamenti faranno parte il prossimo anno dell’HERO BIKE FESTIVAL, evento che andrà in scena dal 20 al 28 giugno 2015 come contorno del campionato del mondo UCI Marathon. Quest’ultimo sarà a sua volta curato dal comitato organizzatore della Sellaronda HERO.
CLASSIFICHE
Overall Uomini Elite 84Km
1. Paez Leon Hector Leonardo, 1982 COL I.IDRO DRAIN BIANCHI 4:45’07
2. Huber Urs, 1985 SVI Team Bulls 4:47’41
3. Paulissen Roel Tony, 1976 BEL TORPADO FACTORY TEAM 4:49’07
4. Ragnoli Juri, 1988 ITA Scott Racing Team 4:52’06
5. Longo Tony, 1984 ITA I.IDRO DRAIN BIANCHI 4:52’53
6. Antonello Giacomo, 1990 ITA REPARTO CORSE POLIMEDICAL 5:02’13
7. Fontana Klaus, 1973 ITA ASC Olang 5:02’38
8. Käß Jochen Elik, 1981 GER RSC Komet Ludwigsburg 5:03’52
9. Pallhuber Johann, 1974 ITA SILMAX X-BIONIC RACING TEAM 5:04’53
10. Debertolis Massimo, 1975 ITA TEAM WILIER SAT SYSTEM 5:06’35
Overall Donne Elite 62Km
1. Brandau Elisabeth, 1985 GER EBE-Racing Team 4:23’52’’
2. Ziolkowska Michalina, 1984 POL KROSS RACING TEAM 4:26’51’’
3. Loevset Borghild, 1980 NOR Orkla Ck 4:27’48’’
4. Gaddoni Elena, 1980 ITA FRM FACTORY RACING TEAM 4:30’20’’
5. Veronesi Daniela, 1972 ITA TORPADO SURFING SHOP 4:32’04’’
6. Schwing Katrin, 1972 GER Trek-Domatec 4:42’56’’
7. Krenslehner Verena, 1975 AUS Conway Racing Team 4:43’23’’
8. Wittlin Michele, 1984 SVI Stöckli-Racing-Team 4:44.30
9. Pezzatti Sofia, 1977 SVI VC3VALLI BIASCA – TEAM WITTWER 4:46’28’’
10. Giovanniello Martina, 1990 ITA A.S.D. FONDRIEST FACTORY TEAM 4:58’53’’
Fonte organizzazione